“L’ultima settimana di Settembre” di Lorenzo Licalzi

L’ultima settimana di settembre di Lorenzo Licalzi – Rizzoli

Allo scadere dei suoi 80 anni, Pietro Rinaldi, scrittore di una certa fama nazionale, decide di suicidarsi.

Il primo capitolo del romanzo “L’ultima settimana di settembre” di Lorenzo Licalzi si apre con l’architettura del suicidio di Pietro ironicamente studiato a tavolino e con lucido cinismo: chiudere il sipario con dignità, prima che la vita ti riservi il peggio, con quel fisiologico e testardo distacco dalle persone e dalle cose che ha contraddistinto gli ultimi anni della sua isolata esistenza da asociale convinto, talmente convinto da spingerlo a tenerne traccia in un quadernetto alla voce ‘quelli che mi stanno sul cazzo’ (praticamente tutti). Purtroppo l’architettura cade per via di un evento estremamente luttuoso: la morte improvvisa della figlia e mette in moto una serie di accadimenti a catena che nel giro di una settimana cambiano la vita del protagonista e ne ribaltano la visione. Pietro si trova a doversi inesorabilmente occupare del nipote adolescente e a bordo della sua amata ‘Dea’, una Citroen Ds21 decapottabile, intraprende un viaggio costellato di tappe vissute al confine tra memoria e scoperta. Vivrà poi fino alla morte naturale con il nipote al quale è affidata la pubblicazione postuma del libro.

Scritto con ironia il romanzo trascina il lettore tra realtà e paradosso attraverso l’incalzare dei fatti che in una settimana restituiscono a Pietro una nuova vitalità ed una nuova umanità. La consapevolezza di essere ancora vivo si palesa improvvisa davanti ai suoi occhi sul limitare di un burrone: mentre si sta lasciando sedurre dal desiderio, mai morto, del suicidio, appare la scritta DA SOLI SI MUORE, tracciata su un muro e Pietro, che sta rientrando a casa, inverte la marcia dei suoi pensieri e della Dea, torna a riprendersi il nipote e finalmente si riconcilia con il passato e il presente. I vari personaggi che fanno da quadro alla vicenda intrecciano le loro vite con quella di Pietro e contribuiscono a redimerlo dalla negatività scardinando il muro di solitudine e silenzio nel quale si è caparbiamente chiuso fino a restituirgli il sorriso e la fiducia.

Beatrice De Bernardi, 13 marzo 2021

Sull’autore

Scorpite di più sull’autore leggendo la nostra foto-intervista:  https://www.librichiacchierecaffeete.it/novita/intervista-a-lorenzo-licalzi/